L’ultima donna sulla terra

Quando era in arrivo È un angelo ho smesso di pensare di trasferirci all’estero. Adesso invece ho ricominciato a sognare una vita altrove più o meno con la frequenza con cui con il passeggino devo scendere dal marciapiede ostruito da macchine, fucuni (bracieri) di pollivendoli, maledetti e miopi pali della segnaletica stradale piantati a metà dello spazio riservato ai pedoni.

Devo dire che sapere che la maggior parte degli amici miei coetanei sono sparsi per l’Europa dà, a me che resto, una strana sensazione di essere reduce in un mondo che va affondando,  l’ultima donna sulla terra. 

This entry was posted on Wednesday, November 20th, 2013 at 7:13 pm and is filed under Vita quotidiana. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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