L’ultima donna sulla terra
Quando era in arrivo È un angelo ho smesso di pensare di trasferirci all’estero. Adesso invece ho ricominciato a sognare una vita altrove più o meno con la frequenza con cui con il passeggino devo scendere dal marciapiede ostruito da macchine, fucuni (bracieri) di pollivendoli, maledetti e miopi pali della segnaletica stradale piantati a metà dello spazio riservato ai pedoni.
Devo dire che sapere che la maggior parte degli amici miei coetanei sono sparsi per l’Europa dà, a me che resto, una strana sensazione di essere reduce in un mondo che va affondando, l’ultima donna sulla terra.