La legge Levi
Ho letto la legge Levi, la famigerata legge Levi, quella che detta la nuova disciplina del prezzo dei libri. Sono tutto tranne che una giurista: l’interpretazione che do deriva più dall’aver letto un po’ di filosofia che dal conoscere le leggi.
Trascrivo qui gli appunti che ho preso, soprattutto per non dimenticarmene.
1.Il prezzo dei libri è fissato dall’editore, che paga in modo forfettario l’IVA, e ne ricarica il costo sui libri. ( Articolo 74 DPR 633 del 1972 ISTITUZIONE E DISCIPLINA DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO ) L’IVA sui libri è fissata al 4%
2.Lo sconto che può essere fissato dal venditore (libraio fisico o on line) è al massimo del 15%: scordiamoci Amazon, ma anche le giornate prendi tre paghi due alla Feltrinelli.
3.Gli editori possono continuare a organizzare campagne promozionali, con sconti fino al 25%. Non possono, però, ripetere una stessa campagna due volte in un anno solare, né fare sconti a dicembre. La legge recita: “Ad esclusione del mese di dicembre, agli editori è consentita la possibilità di realizzare campagne promozionali distinte tra loro, non reiterabili nel corso dell’anno solare… che eccedano il limite indicato al comma 2 (NDA il 15%)”.
E’ facile realizzare campagne promozionali distinte tra loro: basta variare le collane da mettere in sconto, le percentuali di sconto, o fare delle selezioni di titoli, magari tematiche. Se una campagna l’anno non basta, liberissimi di ripetersi se la percentuale di sconto non supera il 15%.
4.Rimane la possibilità di scontare pesantemente i fondi di magazzino.
5.A vigilare sul rispetto della legge sono i comuni, “senza altri oneri da parte dello stato”, ma con la possibilità di tenersi i soldi ricavati con le multe. . D’ora in poi, quando vedrò i vigili urbani passeggiare in negozio saprò con certezza che l’acquisto di un nuovo prontuario delle infrazioni al codice della strada è solo un pretesto.
Ma uscire direttamente con prezzi più bassi?
Perché dover avere prezzi diversi da quelli di listino già per “le novità”?
Un Sorriso
Quello è escluso dall’articolo 1 🙂