Forza Etna!
Vedere uno scienziato in mutande fa sempre un po’ impressione. Anche a me che ci sono abituata.
Fermo restando che a essere coinvolti nel decreto che prevede la non stabilizzazione dei precari sono tutti gli enti di ricerca italiani (CNR, INAF, ASI eccetera) ho la netta impressione che privare di personale l’istituto di geofisica e vulcanologia sia un’idea partorita dalle geniali menti di qualche sottosegretario della Lega, un qualche oscuro sottosegretario che dietro un incarico legato al mezzogiorno, o alla protezione civile, nasconde il titolo di addetto allo sterminio delle genti del sud.
E’ la politica assurda del risparmio che ci sta mettendo tutti in mutande. Lo Stato è sprecone e parassita solo per il personale che è costretto a mantenere ma non viceversa per sostenere le banche. Le banche ecco il vero problema. Veri e propri strzzini legalizzati. Le banche centrali intendo Bce in testa che poi condiziona le banche nazionali. Bella la nuova veste del tuo blog, lo trovo più luminoso. Un abbraccio, Pietro.
Forse, se questo Paese riuscirà a capire quante risorse e quanto patrimonio culturale ha sprecato in 60 anni, prima o poi ai nostri giovani ricercatori potremo almeno fare indossare i calzoni corti.
Dovranno però essere abbattuti i baronati, prima di ogni cosa, se si vuole coltivare la speranza.
Don’t forget Catania.
Ciao
Dino