Di mostri, connessioni a internet e economia moderna
Nov 26th, 2008 Posted in Uncategorized | 9 comments »C’era una volta -un re, diranno i miei piccoli lettori- No, non c’era un re, c’erano una volta e forse ci sono ancora, una operatrice di call center che doveva far stipulare abbastanza contratti da assicurarsi la sua paga mensile, una giovane che per evitare di finirci, in un call center, si arrangia con telelavoretti, un papà, che, come tutti i papà, cerca di far quadrare il bilancio di casa tenendo presenti le esigenze di tutti i membri della sua famiglia.
Questo papà sa quanto sia importante per la sua figlia più grande avere a disposizione la rete, ma sa anche che con questi chiari di luna è opportuno risparmiare. Così, quando l’operatrice di call center che doveva far stipulare abbastanza contratti da assicurarsi la sua paga mensile gli chiama per proporgli di stipulare un contratto con un operatore telefonico di cui non faccio il nome -Infostrada- per prima cosa domanda: “ma il servizio internet verrà interrotto?”. Ricevuta assicurazione del fatto che questo non sarebbe accaduto accetta. E stipula uno di quei meravigliosi contratti verbali, ché è tanto bello vedere come nella telefonia si faccia come per i campi. L’italia è pur sempre un paese di contadini, oltre che di telefonindipendenti.
La figlia, la giovane che per evitare di finirci, in un call center, si arrangia con telelavoretti, è scettica di natura e anche un po’ mentalmente scassaballe, e non crede al suo papà che le assicura che non rimarranno senza internet e che lei potrà continuare a fare i suoi lavoretti senza alcun problema, di notte, come prima, per evitare che la frequenza alla scuola per insegnanti apprendisti ne sia danneggia
La giovane, per altro, alla scuola per insegnanti apprendisti fa da tramite tra gli insegnanti apprendisti e i loro professori, e scambia spesso mail con un’assistente bionda amante del vento (mi leggi? Non so. Abitare così oltre le beghe terrestri ha dei vantaggi. A parte i gorilla, s’intende)
La giovane, poi, decisa ad assecondare la propria natura, scoperta da poco, si era messa in contatto con delle persone per adesso innominabili per fare cose ancora ignote, ma legali e importantissime per lei. La giovane di conseguenza è incazzata come una biscia con l’universo mondo.
Ovviamente nel momento in cui la giovane scrive questa geremiade internet manca da due settimane e mezzo, e Infostrada la informerà via mail (!!!!!!) dell’ attivazione della linea adsl. E non è che adesso stia postando dalla rete di casa mia, eh.
Pongo una questione morale: di chi è la responsabilità dei danni che ha subito la giovane? Di suo padre che in buona fede credeva di migliorare le condizioni di vita della propria famiglia? Dell’operatrice di call center fraudolenta e anche un po’ stronza? Del sistema schifoso con cui le compagnie telefoniche vendono prodotti e della pressione che viene fatta sugli impiegati?
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