Archive for October, 2008

Forza Etna!

Oct 19th, 2008 Posted in Uncategorized | 2 comments »

sicilia e nuvole

Vedere uno scienziato in mutande fa sempre un po’ impressione. Anche a me che ci sono abituata.

Fermo restando che a essere coinvolti nel decreto che prevede la non stabilizzazione dei precari sono tutti gli enti di ricerca italiani (CNR, INAF, ASI eccetera) ho la netta impressione  che privare di personale l’istituto di geofisica e vulcanologia sia un’idea partorita dalle geniali menti di qualche sottosegretario della Lega, un qualche oscuro sottosegretario che dietro un incarico legato al mezzogiorno, o alla protezione civile, nasconde il titolo di addetto allo sterminio delle genti del sud.

Segnalazioni

Oct 18th, 2008 Posted in Uncategorized | one comment »

Carissimo anonimo

Oct 17th, 2008 Posted in Uncategorized | 2 comments »

Carissimo commentatore anonimo che sul mio vecchio blog ha osato scrivere sotto la bellissima poesia Scaffolding le edificanti parole fanculo scrivete qualcosa di decente!!,  ti rigiro il tuo stesso invito.

In giardino (di Azalais)

Oct 16th, 2008 Posted in Uncategorized | 4 comments »

In giardino

Segnalazioni

Oct 16th, 2008 Posted in Uncategorized | no comment »
  • Loredana Lipperini cita un articolo al vetriolo di Nicla Vassallo su Simone de Beauvoire. Da leggere. Un’occhiata meritano anche i commenti.

La favola della scuola per insegnanti apprendisti

Oct 15th, 2008 Posted in Uncategorized | 4 comments »

N.B. Quanto segue favola è e favola va considerato.

Vi voglio raccontare una favola, una novella ambientata in Sicilia. Perché proprio in Sicilia, mi chiederete? Perché sono in tanti a dire che la Sicilia è un po’ il mondo, tutta colorata e multietnica e piena di fiori, roba da far invidia al Giardino dell’Eden. Dunque, nel giardino dell’Eden, oh, scusate, in Sicilia, c’è una scuola. È una scuola particolare, frequentata da insegnanti apprendisti. Vi chiederete come fa un insegnante apprendista a imparare? Un insegnante apprendista impara come imparano tutti gli artigiani: facendo. E così, la scuola per insegnanti apprendisti deve mettersi d’accordo con una scuola per ragazzi, di quelle piene di adolescenti simpatici e caciaroni, o anche antipatici e silenziosi, o antipatici e caciaroni, o simpatici e silenziosi.

E così, il direttore della scuola per insegnanti apprendisti telefona al preside della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi e gli chiede: “Caro preside della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi, possono i miei insegnanti apprendisti venire a imparare nella tua scuola?” Il preside della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi, guardando le proprie scarpe gialle, chinando la testa dal naso un po’ a becco e tenendo le dita incrociate dietro la schiena risponde: “Caro direttore della scuola per insegnanti apprendisti, certo che gli insegnanti apprendisti possono venire da noi! Aiuteranno i nostri insegnanti professionisti e impareranno un mestiere” “Caro preside, metteresti una firma su questi fogli? Siamo personaggi di una favola, ma la legge è la legge lo stesso. Non è che io non mi fidi, eh. Inoltre, caro preside, per ringraziarti ti offro di insegnare alla scuola per insegnanti apprendisti, così potrai aiutare le nuove generazioni a imparare un mestiere e guadagnare un po’ di soldini”.

Passano i giorni, i mesi, gli anni. Il preside della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi lavora alla scuola per insegnanti apprendisti e lascia che gli insegnanti apprendisti imparino un mestiere dentro la scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi. Poi, un giorno, un’altra telefonata. È sempre il direttore della scuola per insegnanti apprendisti: “Caro preside della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi, la scuola per insegnanti apprendisti non ha più bisogno del tuo lavoro. Vai a casa, ma per favore continua a permettere agli insegnanti apprendisti di imparare dagli insegnanti professionisti della scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi. Del resto, ti sei impegnato a farlo firmando un contratto scritto. Ops, dimenticavo, il contratto scritto è sbagliato: se un insegnante apprendista cadesse e si facesse male all’interno della scuola per non avrebbe nessuna garanzia e denuncerebbe la scuola per insegnanti apprendisti e la scuola per ragazzi caciaroni e silenziosi per non averlo tutelato. Sarebbero guai sia per te che per me. Potresti dunque firmare un nuovo contratto?” “Caro direttore della scuola per insegnanti apprendisti, certo che firmo il nuovo contratto. Ma tu devi darmi di nuovo i soldini che guadagnavo insegnando alla scuola per insegnati apprendisti”

La storia finisce qui. Lascio alla fantasia del lettore immaginare cosa stiano facendo adesso gli insegnanti apprendisti.

Segnalazioni

Oct 15th, 2008 Posted in Uncategorized | no comment »

Colonna sonora: Fabrizio De Andrè, Coda di Lupo

Intermezzo: mare

Oct 12th, 2008 Posted in Uncategorized | no comment »

Striscia

Tricologie

Oct 10th, 2008 Posted in Uncategorized | 9 comments »

Il vantaggio dell’essere una fidanzata e non un’amante sono i peli. Pare infatti che a un’amante non si perdoni la scarsa dimestichezza con la ceretta; nei confronti di quella con cui si è accettato di condividere gli scazzi premestruali pare ci sia più tolleranza.

Poi ci sono i fidanzati con le pinzette. Come il mio, che al di là dell’evidente piacere con cui eradica i miei peletti, secondo solo a quello che si prova nello schiacciare brufoli e punti neri, temo mi stia lanciando un disperato appello.

Uso privato di mezzo privato

Oct 8th, 2008 Posted in Uncategorized | one comment »

Grazie del bellissimo regalo, l’ho letto tutto d’un fiato.